A scuola veniva presa in giro senza sosta. Anni dopo, il ragazzo che più si era accanito contro di lei... la invita a cena. Volete conoscere la reazione di lei?
Louisa Manning è attualmente una brillante studentessa dell’Università di Oxford. E’ apprezzata dai docenti e stimata dai compagni. Durante il tempo libero fa escursioni in kayak, si dedica all’arte dell’origami e le piacciono le sfide matematiche. Una vita a cui in molti ambiscono, conquistata però con la fatica di chi ha dovuto affrontare un’adolescenza da incubo.
Quando frequentava il ginnasio, Louisa è stata una triste vittima di bullismo. Era più massiccia delle compagne, e l’avevano etichettata come “uomo bestia”. Soffriva di sovrappeso e la peluria su gambe e braccia manifestavano uno sviluppo chiaramente accentuato. Per tre lunghi anni Louisa si svegliava con un intenso mal di pancia al solo pensiero di doversi recare a scuola. Ha cominciato ad evadere i pasti, si è chiusa in se stessa, aveva perso l’autostima.

Dopo aver chiuso definitivamente con il college, la ragazza ha deciso di raccogliere tutte le sue forze per dare una svolta alla sua vita. Nuove amicizie, regolare attività sportiva e sane abitudini alimentari l’hanno trasformata – Louisa è una ragazza bellissima e sta bene con se stessa! Tanto che l’ha notata anche il ragazzo che più di tutti, anni addietro, l’aveva presa di mira e ne aveva fatto il bersaglio prediletto del suo disprezzo. Si sono incontrati per caso durante una festa organizzata dall’università. Lui, dopo averla riconosciuta, non poteva credere ai suoi occhi e l’ha invitata a cena. Louisa era sotto shock – quel ragazzo l’aveva umiliata a più riprese, l’aveva riempita di offese e costretta al pianto infinite volte. All’inizio era stata tentata dall’idea di respingere l’invito, poi però ha deciso di fare qualcosa di meglio... Ha acconsentito e il giorno dell’appuntamento, ha consegnato alla cameriera del ristorante una busta con all’interno una lettera e una sua foto quando era adolescente. Guardate cosa ha scritto:

“Ciao, ti chiedo scusa ma questa sera non ti terrò compagnia. Otto anni fa non facevi che prendermi in giro per il mio peso, ti ricordi? Io fin troppo. Per i tre anni successivi mi sono limitata a meno di una mela al giorno, ho anche cominciato a saltare i pasti. Ricordi come mi deridevi per le sopracciglia spesse? Quanto ti disgustassero le mie gambe pelose? Ogni giorno, tu e i tuoi amici, mi chiamavate uomo-bestia. Ma no, dubito che ti ricordi di tutto questo... mi hai notato otto anni più tardi, quando hai ritenuto che fossi sufficientemente scopabile da trattarmi come un essere umano. Ti mando questa mia foto come ricordo. La prossima volta che mi rivolgerai un pensiero, pensa alla ragazza raffigurata nella foto perchè è la stessa che ti ha appena piantato in asso. Louisa”. Che dire... insegniamo ai nostri bambini il rispetto verso il prossimo!
