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Croste, ferite e infezioni: un cane dal volto di pietra...

L’anno scorso una donna di Atene ha scattato delle foto a questo cane. Profondamente colpita alla vista di un animale così palesemente in punto di morte, sperava che la pubblicazione delle foto permettesse di trovare delle persone disposte al recupero. Il cane non si lasciava avvicinare da nessuno – il comportamento schivo e diffidente, il terrore che si leggeva nei suoi occhi e la fobia in presenza dei soccorritori potevano far intuire contro quante e quali esperienze negative avesse dovuto combattere...

I volontari di un rifugio di Atene non si sono arresi e dopo svariati tentativi sono riusciti a portare il cane in una clinica veterinaria. L’animale è stato battezzato Petra, parola greca con il significato di “pietra” - mai nome poteva essere più appropriato!

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Petra aveva un aspetto scheletrico e affamato. Benchè avesse un disperato bisogno di essere affidata a delle cure era come se Petra non avesse mai interagito con degli esseri umani – scappava e rifiutava qualsiasi aiuto. Ci sono voluti vari giorni prima che i responsabili di un rifugio della capitale greca riuscissero a portare il cane in salvo.

Se ne occupò Valia Orfanidou che seguì il percorso di riabilitazione di Petra. Vi riscontrò una varietà di disturbi e malattie tra cui scabbia e lesmaniosi: il corpo era ricoperto di croste e tagli molto profondi, le infezioni provocate dai vermi e le eruzioni cutanee erano talmente indurite da farlo sembrare di pietra.

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